Di recente mi sono nuovamente interessato a questo argomento che mi riguarda molto da vicino.

Da tempo ho superato l’età scolare, ma ricordo bene quanto fosse forte l’indecisione sul percorso di studi da intraprendere, sia per le scuole superiori passate col pieno dei voti, sia per l’università, che però non mi hai mai visto varcarne le porte.

Per molto tempo ho vissuto con l’idea che fosse riduttivo incanalarsi in una sola direzione, specializzarsi in una sola disciplina, perchè in fondo mi interessava tutto. Ero così curioso di capire e scoprire il funzionamento delle cose che non esitavo a sperimentare e smontare ogni cosa. L’elettronica mi ha colpito per prima, ma non era fine a se stessa, perchè ero attirato dalle sue forme espressive che permettevano ai giocattoli, alla televisione, agli elettrodomestici ed agli attrezzi fai da te di funzionare. Così mi costruii una tastiera elettronica per poter suonare, ma pur prendendo qualche lezione di pianoforte non imparai mai.

Questo spostò la mia attenzione verso la musica e decisi di riparare una chitarra classica (lavorazione legno) di cui mio cugino aveva maldestramente sfondato la cassa. Ora di tanto in tanto la suono ancora, o meglio faccio rumore.

Intanto sono passati 30 anni e la curiosità mi ha spinto a realizzare un po’ di cose tra cui fare l’arbitro di pallavolo, tirare con l’arco, ristrutturare case rifacendone gli impianti e la muratura, progettare e realizzare una chitarra elettrica unica al mondo, prendere il brevetto da elicotterista, realizzare alcune automazioni industriali, dedicarmi alla domotica, frequentare un semestre di facoltà di scienze religiose con ebraico e greco, partecipare ad una missione in Africa, costruire una casa mobile, fare il fonico ad alcuni concerti, realizzare un servizio di live video streaming per aziende e naturalmente siti internet, dedicarmi alla fotografia ed alla scrittura. What else? Mancano un po’ di attività di dettaglio, ma direi che l’elenco è abbastanza esaustivo.

Bello vero?… non proprio. Per quanto tutto questo permetta di vivere una vita intensa, il rovescio della medaglia è una vita di insoddisfazione, perchè ogni cosa realizzata è una cosa incompleta. Nulla di tutto ciò si è trasformato in un’attività duratura, un lavoro, una vera passione. Tutto è molto dispersivo, deprimente e faticoso.

Quando ho tirato le somme mi sono reso conto di avere sabbia nelle mani, fino a quando un po’ di mesi fa mi sono imbattuto in un video di un TED di Emilie Wapnick che parlava dei multipotenziali. (VIDEO)

Mi sono riconosciuto nella sua descrizione e mi ha incoraggiato, ha dato una spiegazione globale a questo mio essere altalenante. Avevo vissuto col peso di essere inconcludente, senza obiettivi, incapace di concentrarmi e specializzarmi in qualcosa, perchè la verità è che potevo essere qualunque cosa!

La mutipotenzialità vissuta come una forma di diversità creativa, capace di sfruttare un bagaglio di conoscenze e di esperienze così vaste applicabili in qualunque ambito, tanto che una sola specializzazione non sarebbe in grado di coprire. La multipotenzialità ti da la capacità di vedere oltre, di vedere prima, di trovare soluzioni anche dove non sembrano essercene.

Chissà se anche tu sei nella stessa condizione. Guarda il video e dimmi cosa ne pensi.