Il periodo tra il 2005 e il 2009 è stato un periodo particolare, uno di quelli che ti svegli costantemente la mattina con una sensazione di vuoto, di incompletezza.
La reazione è stata particolare, perchè decisi che avrei voluto fare qualcosa di particolare, qualcosa che non tutti avrebbero potuto fare e così mi misi alla ricerca di uno stravolgimento.
Una sera di internet zapping mi ritrovai a guardare una serie di video di voli aerei e lì scatto qualcosa. Dopo qualche minuto decisi che avrei voluto diventare un pilota, ma non di aereo perchè troppo banale, ma di elicottero!
Trovai una scuola “vicino” casa (50 km) e feci tutto il percorso, tutti gli esami e le ore necessarie e dopo un 1 anno avevo il brevetto in tasca.
Indescrivibile la sesnsazione di stare lassù, qualcosa che non ha eguali. Tra volo in aereo e elicottero intercorre la stessa differenza che c’è tra viaggiare in auto e in moto. Quando voli sei lì, appeso ad un filo: fantastico.
Ho avuto la possibilità di volare in Piemonte e Liguria, addestrarmi in posti difficili ed effettuare manovre complicate, ma la soddisfazione che si porta a casa, oltre la stanchezza per l’adrenalina, è impagabile.
Ricordo con piacere tutti gli istruttori che mi hanno seguito e ciascuno di loro ha lasciato un profondo segno con la propria competenza.
Speravo di trasformare tutto in lavoro, ma i costi molto elevati e l’età non hanno favorito questo percorso.
Ad oggi mantengo ancora attivo il brevetto e la passione e chissà che un giorno possa diventare qualcosa di più. I sogni ovviamente sono difficili da spegnere.
Qualche anno fa ho fatto il passaggio macchina dal Robinson 22 al 44 in modo da poter avere un po’ di compagnia durante gli ormai rari voli.